Discussione:
l'approccio di uno dei maggiori partiti italiani ad internet
(troppo vecchio per rispondere)
l***@email.it
2010-06-20 04:48:16 UTC
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http://tinyurl.com/34yz53z

Federico Mello
Pd: Internet, questo sconosciuto
Il fatto quotidiano, 19 giugno 2010

estrapolo qualche brano.

“Uso l'iPhone, ma solo da casa”. Basterebbe questa frase per
raccontare il singolare approccio di Pier Luigi Bersani al mondo della
tecnologia e della Rete.

...lo stesso Pier Luigi Bersani che lo scorso settembre aveva definito
Internet “quell'ambaradan lì”. “Politica digitale: il Pd si schiera”
era invece il titolo scelto per l'atteso intervento del segretario.

...“Scusi, segretario – fa notare qualcuno – ma lei non doveva
parlarci della politica digitale? In un'ora non ha ancora pronunciato
la parola Internet”. Bersani tartaglia: “Guardi che la parola Internet
la so dire anche io”. Tolto il dente e passa la paura.

...“Uso l’iPhone – aggiunge – ma solo a casa”. Il perché è presto
detto: “Quando sei in giro è una distrazione” (in effetti girando con
un telefonino, c'è il rischio che qualcuno telefoni; ma lo sa il
segretario cos’è un iPhone?).

...“Ce l’ha una mail personale?”. “L’e-mail me le curano un po', c'è
qualcuno che mi aiuta perché si vive in una condizione di limitazione
di tempo”. (Sembrerebbe quindi di no: Bersani non usa la mail).

...dalla platea gli chiedono: “Il mondo non è più quello di una volta.
Non fareste bene a utilizzare uno strumento potente come Internet per
andare in mezzo alla gente?”. Questa volta la risposta del segretario
è un capolavoro. “Sì, dobbiamo usare di più Internet, ma va anche
detto che questa estate faremo un sacco di feste perché arrivano
informazioni su informazioni alla gente e alla fine da qualche parte
bisogna pur scaricare”.

...che senso ha organizzare un dibattito promettendo “Politica
digitale: il Pd si schiera”, se poi non si conosce minimamente
l’argomento di cui si parla? Come può il Partito Democratico pensare
di “schierarsi” con le nuove reti sociali, con le occasioni che la
grande Rete globale offre ai partiti e alla politica, se il segretario
non è capace di usare una mail e confonde l’iPhone con lo stereo di
casa?
ivanatwork
2010-06-20 06:50:23 UTC
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Post by l***@email.it
...che senso ha organizzare un dibattito promettendo “Politica
digitale: il Pd si schiera”, se poi non si conosce minimamente
l’argomento di cui si parla? Come può il Partito Democratico pensare
di “schierarsi” con le nuove reti sociali, con le occasioni che la
grande Rete globale offre ai partiti e alla politica, se il segretario
non è capace di usare una mail e confonde l’iPhone con lo stereo di
casa?
Cambiando segretario.





Ivan.
Marvin Mars
2010-06-20 07:03:24 UTC
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Post by ivanatwork
Post by l***@email.it
...che senso ha organizzare un dibattito promettendo “Politica
digitale: il Pd si schiera”, se poi non si conosce minimamente
l’argomento di cui si parla? Come può il Partito Democratico pensare
di “schierarsi” con le nuove reti sociali, con le occasioni che la
grande Rete globale offre ai partiti e alla politica, se il segretario
non è capace di usare una mail e confonde l’iPhone con lo stereo di
casa?
Cambiando segretario.
n'antro ...
ngw
2010-06-20 07:39:47 UTC
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CUT
E' un partito, Bersani è un economista, non un informatico, all'interno
del partito e ancora di più della coalizione (IDV) c'è chi si occupa di
queste questioni.
Il partito con il segretario operaio/imprenditore/benzinaio/agricoltore
è un'altro, ti sei confuso.

ngw
--
Nicholas Wieland (ngw)
Zooppa CTO
911 Western Avenue, Suite 420
Seattle, WA 98104 US
ivanatwork
2010-06-20 10:11:59 UTC
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Post by ngw
CUT
E' un partito, Bersani è un economista, non un informatico, all'interno
del partito e ancora di più della coalizione (IDV) c'è chi si occupa di
queste questioni.
Il partito con il segretario operaio/imprenditore/benzinaio/agricoltore
è un'altro, ti sei confuso.
ngw
E' vero. Proprio per questo non meritano il mio voto!





Ivan.
Alessandro Pellizzari
2010-06-20 10:20:30 UTC
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Post by ngw
E' un partito, Bersani è un economista, non un informatico, all'interno
del partito e ancora di più della coalizione (IDV) c'è chi si occupa di
queste questioni.
Pero' concorderai che non sapere oggi cosa sia Internet, come usare un PC
o cosa sia uno smartphone e` come non saper guidare o usare il telefono,
spedire un pacco o cambiare canale sulla TV.

Non dico che deva conoscere i design pattern o come configurare apache,
ma almeno le basi...

Sono cose che devi sapere.

Soprattutto se poi vorrebbe diventare presidente del consiglio e deve
decidere su cosa legiferare, coordinando i ministri.

Insomma, non fa una bella impressione.

Bye.
Cooper
2010-06-20 10:55:02 UTC
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Post by Alessandro Pellizzari
Post by ngw
E' un partito, Bersani è un economista, non un informatico, all'interno
del partito e ancora di più della coalizione (IDV) c'è chi si occupa di
queste questioni.
Pero' concorderai che non sapere oggi cosa sia Internet, come usare un PC
o cosa sia uno smartphone e` come non saper guidare o usare il telefono,
spedire un pacco o cambiare canale sulla TV.
Non dico che deva conoscere i design pattern o come configurare apache,
ma almeno le basi...
Sono cose che devi sapere.
Non è detto... normalmente una donna sa usare molto bene una lavabiancheria
o una lavastoviglie e un po' meno un pc... allo stesso modo però, un uomo sa
usare molto bene un pc e un po' meno una lavabiancheria o una lavastoviglie.
Certamente questo non significa che entrambi debbano sapere usare molto bene
le cose dell'uno e dell'altro... significa che a secondo delle proprie
esigenze c'è chi sa usare meglio qualcosa al posto di un altra cosa ma
entrambi hanno le capacità per saper usare bene entrambe le cose.
Lo stesso discorso si applica ai politici e in generale a tutte le persone.
Certamente fra un paio di generazioni tutti coloro che staranno in
parlamento sapranno cosa è internet, cosa è un pc e come lo si usa.
Adesso che ci stanno persone che hanno vissuto in una epoca fatta di guerre
e dove non esisteva la tecnologia odierna è normale che non sappiano cosa
sia internet e come si usa il computer; ma questo non li pregiudica dallo
svolgere il loro lavoro, che normalmente (ma non sempre) viene svolto meglio
rispetto ad altri giovani che di lavorare voglia ne hanno ben poca.
--
http://www.blueware.it
bluewarewebstudio (skype)
filippo
2010-06-20 11:30:21 UTC
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applica ai politici e in generale a tutte le persone. Certamente fra un
paio di generazioni tutti coloro che staranno in parlamento sapranno
cosa è internet, cosa è un pc e come lo si usa. Adesso che ci stanno
fra un paio di generazioni? Cioè, considerando il ricambio generazionale
della classe politica fra cent'anni?
Per l'epoca ci sarà l'impianto neuronale con interfacciamento alla rete
sin dalla nascita, altro che iPhone.

Se non ci saremo già estinti, ovviamente.

ciao
Filippo B.
--
http://www.danzainsieme.it
http://www.boschetti.info
carmine
2010-06-20 14:01:14 UTC
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"Cooper"
CUT
normalmente una donna sa usare molto bene una lavabiancheria o una
lavastoviglie e un po' meno un pc... allo stesso modo però, un uomo sa
usare molto bene un pc e un po' meno una lavabiancheria o una
lavastoviglie.
Certamente questo non significa che entrambi debbano sapere usare molto
bene le cose dell'uno e dell'altro... significa che a secondo delle
proprie esigenze c'è chi sa usare meglio qualcosa al posto di un altra
cosa ma entrambi hanno le capacità per saper usare bene entrambe le cose.
Lo stesso discorso si applica ai politici e in generale a tutte le
persone. Certamente fra un paio di generazioni tutti coloro che staranno
in parlamento sapranno cosa è internet, cosa è un pc e come lo si usa.
ovvio, non si nasce imparati ma facessero almeno un corso di formazione
prima di imbattersi tragicomicamente, per onor di popolo, in materie
sconosciute... ahimé questa è la democrazia "rappresentativa", per quella
"diretta" c'è da aspettare
l***@email.it
2010-06-24 08:06:08 UTC
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Post by Cooper
Non è detto... normalmente una donna sa usare molto bene una lavabiancheria
o una lavastoviglie e un po' meno un pc... allo stesso modo però, un uomo sa
usare molto bene un pc e un po' meno una lavabiancheria o una lavastoviglie.
ascolta, se uno mi chiede a bruciapelo come si lava un tessuto di seta
stampato a colori, o se l'ammorbidente va messo all'inizio o durante,
forse io non lo so, ma se mi chiedono "ha mai fatto una lavatrice, ha
mai steso i panni?" io non biascico risposte tipo "ehm... uh... sì,
cioè, dipende, una volta sì però poi l'aggiornamento del driver è
andato in conflitto col dump del db...".

se devo andare come relatore principale al convegno che il partito di
cui sono segretario organizza sul tema "Nuove proposte per la vita
quotidiana delle massaie", o mi preparo prima, o, meglio, ci mando un
altro/a.

se non faccio una di queste due cose vuol dire che né io né il mio
partito prendiamo sul serio il tema del convegno, ossia che parliamo
tanto per parlare, perché sono parole che vanno di moda e le usiamo
senza renderci conto che poi dovremo davvero rendere conto delle
cazzate che diciamo, non è più come ai vecchi tempi quando c'era il
comizio, uno parla leggendo il discorso, tutti ascoltano zitti e al
massimo applaudono i fischiano.
Post by Cooper
Adesso che ci stanno persone che hanno vissuto in una epoca fatta di guerre
Bersani?
Post by Cooper
e dove non esisteva la tecnologia odierna è normale che non sappiano cosa
sia internet e come si usa il computer; ma questo non li pregiudica dallo
posso capire la vecchina sperduta sui monti, ma il segretario di un
grande partito?
Post by Cooper
svolgere il loro lavoro, che normalmente (ma non sempre) viene svolto meglio
rispetto ad altri giovani che di lavorare voglia ne hanno ben poca.
di nuovo: il segretario di un partito?
ngw
2010-06-20 11:00:24 UTC
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Post by Alessandro Pellizzari
Post by ngw
E' un partito, Bersani è un economista, non un informatico, all'interno
del partito e ancora di più della coalizione (IDV) c'è chi si occupa di
queste questioni.
Pero' concorderai che non sapere oggi cosa sia Internet, come usare un PC
o cosa sia uno smartphone e` come non saper guidare o usare il telefono,
spedire un pacco o cambiare canale sulla TV.
Posso concederlo o non concederlo, di fatto mi sembra estremamente poco
interessante che un segretario di partito sappia come connettersi ad
internet o usare un iphone.
Piuttosto, mi preoccupo di controllare le credenziali di chi si occupa
sul serio del problema dell'ultimo "pacchetto sicurezza" e delle enormi
porcate incostituzionali che introduce.
E' irrealistico pensare che tutti sappiano e si occupino di tutto, è
più realistico aspettarsi che un partito si formi in base ad un
ventaglio di competenze.
Ovviamente il PD non è così, si fa pour parler.

Trovo quello che dici molto pericoloso comunque, il presidente del
consiglio *non decide* su cosa si deve legiferare, siamo una repubblica
e una democrazia, non qualche sorta di stato monocratico d'accatto. C'è
qualcuno che sta tentando di renderlo tale, ma no, presupporre che
l'esecutivo conosca ogni singolo dettaglio dello scibile umano è errato.
Per dire, quello che mi aspetto da Bersani è "banda larga" = + 2 punti
PIL = facciamola, tutto qua.

ngw
--
Nicholas Wieland (ngw)
Zooppa CTO
911 Western Avenue, Suite 420
Seattle, WA 98104 US
filippo
2010-06-20 11:31:45 UTC
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Post by ngw
Per dire, quello che mi aspetto da Bersani è "banda larga" = + 2 punti
PIL = facciamola, tutto qua.
Troppo semplice, troppo diretto.


ciao
Filippo B.
--
http://www.danzainsieme.it
http://www.boschetti.info
jj
2010-06-20 12:27:14 UTC
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Post by ngw
Post by Alessandro Pellizzari
Post by ngw
E' un partito, Bersani è un economista, non un informatico, all'interno
del partito e ancora di più della coalizione (IDV) c'è chi si occupa di
queste questioni.
Pero' concorderai che non sapere oggi cosa sia Internet, come usare un PC
o cosa sia uno smartphone e` come non saper guidare o usare il telefono,
spedire un pacco o cambiare canale sulla TV.
Posso concederlo o non concederlo, di fatto mi sembra estremamente poco
interessante che un segretario di partito sappia come connettersi ad
internet o usare un iphone.
Piuttosto, mi preoccupo di controllare le credenziali di chi si occupa
sul serio del problema dell'ultimo "pacchetto sicurezza" e delle enormi
porcate incostituzionali che introduce.
E' irrealistico pensare che tutti sappiano e si occupino di tutto, è più
realistico aspettarsi che un partito si formi in base ad un ventaglio di
competenze.
Ovviamente il PD non è così, si fa pour parler.
Trovo quello che dici molto pericoloso comunque, il presidente del
consiglio *non decide* su cosa si deve legiferare,
Vero, ma decide le *poltrone* chi mettere in che posto ecc..
Se a decire il futuro di internet ci mettiamo un
idraulico/avvocato/benzinaio che non ha nemmeno un PC che ti aspetti..
nella migliore delle ipotesi arriverà i solito *trust* sponsorizzato da
qualche azienda quotata a cercare di far sborsare $$$ *pubblici* per
realizzare qualche grande opera *privata*, leggasi banda larga, centrali
nucleari ecc..

Dietro c'è sempre un interesse economico che *vuole* denaro pubblico in
cambio di niente..
Post by ngw
siamo una repubblica
e una democrazia, non qualche sorta di stato monocratico d'accatto. C'è
qualcuno che sta tentando di renderlo tale, ma no, presupporre che
l'esecutivo conosca ogni singolo dettaglio dello scibile umano è errato.
Per dire, quello che mi aspetto da Bersani è "banda larga" = + 2 punti
PIL = facciamola, tutto qua.
Infatti è ciò che fanno tutti i politici con il risultato che la *grande
opera* viene pagata dal contribuente che però non ne diviene
proprietario, non riceve in cambio azioni o opzioni, e generalmente
costa il triplo che se venissa fatta interamente da un azienda privata,
inoltre ad opera completata l'utnete deve comunque pagare per ottenere i
servizi derivati, e quindi viene infinocchiato 2 volte..

Non sarebbe più logico dire ok tu cittadino metti N€ ed io "Telecom
Italia" ti do in cambio azioni per un controvalore di N€ ed il governo
si limita a spianare la burocrazia per consentire alla suddetta azienda
di cablare il Paese e perché no, detassando l'investimento..

Invece no, l'italiano coglione paga per il ponte sullo stretto, paga per
la banda larga, paga per le centrali nucleari ed in cambio non ottiene
un cazzo se non che per passare sul ponte dovrà pagare il pedaggio, per
navigare dovrà pagare l'abbonamento e per accendere una lampadina dovrà
pagare la bolletta e cia dicendo..

Se a te il sistema attuale di fare politica sembra funzionale...
Le grandi opere si *devono* fare ma chi mette i denari ovvero il popolo
dovrebbe trarne anche dei benefici diretti, mentre qui pare che vada
tutto a finire nel calderone dei conti pubblici a cui poi le grandi
aziende "attingono" a man bassa ungendo questo o quel politico pagando
affitti, ristrutturazioni ecc...

Forse che sia troppo faticoso "stampare" nuove azioni?
Ci potremmo accontentare pure di CW se proprio..
Daniele Orlandi
2010-06-20 13:37:43 UTC
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Post by ngw
Per dire, quello che mi aspetto da Bersani è "banda larga" = + 2 punti
PIL = facciamola, tutto qua.
Il problema è che quando ha davanti la Vodafogn di turno che dice "La net
neutrality è dannosa, limita il mercato, fa perdere posti di lavoro" io mi
aspetto che il Bersani di turno dice "Puppa!"
--
Daniele Orlandi つづく
l***@email.it
2010-06-24 08:21:25 UTC
Permalink
Post by Daniele Orlandi
Post by ngw
Per dire, quello che mi aspetto da Bersani è "banda larga" = + 2 punti
PIL = facciamola, tutto qua.
Il problema è che quando ha davanti la Vodafogn di turno che dice "La net
neutrality è dannosa, limita il mercato, fa perdere posti di lavoro" io mi
aspetto che il Bersani di turno dice "Puppa!"
quoto, e personalmente mi aspetterei anche che sappia dire perché, e
non solo dal palco amichevole di una festa dell'unità o di un convegno
di partito!
Alessandro Pellizzari
2010-06-20 14:18:13 UTC
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Post by ngw
Trovo quello che dici molto pericoloso comunque, il presidente del
consiglio *non decide* su cosa si deve legiferare, siamo una repubblica
e una democrazia, non qualche sorta di stato monocratico d'accatto.
Ah, si`?
Negli ultimi 30 anni, quante sono state le leggi preparate dal parlamento
o da organi che non fossero il governo, ad essere approvate?
E quanti invece sono i DL o DLgs convertiti in legge?

"[Il PdC] Convoca le riunioni del Consiglio dei ministri, ne stabilisce
l'ordine del giorno e le presiede. Egli non può dare ordini ai singoli
ministri nei settori di loro competenza, ma può impartire loro delle
direttive in attuazione delle decisioni del consiglio, può sospendere
l'adozione di atti da parte dei ministri e può chiedere loro di
concordare con lui le dichiarazioni pubbliche che essi intendono
rilasciare." (legge n. 400/1988)

Come ho detto, non mi aspetto che sappia tutto, ma se va a un convegno
intitolato "Politica digitale: il Pd si schiera", mi aspetto che sappia
di cosa andra` a parlare. Altrimenti che mandi qualcuno che lo sa, non
che si trovi li` e pensi che "digitale" = "contare con le dita".
Spero che almeno come coordinatore di partito conosca le persone "sotto
di lui", altrimenti non sa fare bene nemmeno quello.

Io, povero ignorante di politica, ma tecnico informatico, che vedo certe
cose, penso "e quando parla di politica internazionale, economia, etica,
diritto, impresa, minoranze etniche, cultura, religione, ecc... avra` le
stesse competenze (cioe` zero)?".

Come era il detto? Meglio stare zitti e far pensare di essere ignoranti,
che aprir bocca e togliere ogni dubbio.

Bye.
jj
2010-06-20 14:34:25 UTC
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Post by Alessandro Pellizzari
Come ho detto, non mi aspetto che sappia tutto, ma se va a un convegno
intitolato "Politica digitale: il Pd si schiera", mi aspetto che sappia
di cosa andra` a parlare. Altrimenti che mandi qualcuno che lo sa, non
che si trovi li` e pensi che "digitale" = "contare con le dita".
Spero che almeno come coordinatore di partito conosca le persone "sotto
di lui", altrimenti non sa fare bene nemmeno quello.
Ma lo sa perfettamente di cosa va a parlare.. c'è scritto anche nel
titolo "Politica digitale: il Pd si schiera" più semplice di così..

Lui va li e si schiera punto! non è che deve sapere altro.. qualsiasi
cosa venga proposta dalla maggioranza.. loro si schierano contro!
Non importa contro cosa si schierano, basta che siano contro, sennò che
opposizione sarebbero.. lo dice il nome.. "opposizione" ovvero si
oppongono a qualsiasi cosa..

Ma poi dico io... cazzo gliene frega al Bersani di internet.. lui
nemmeno la usa!
ngw
2010-06-21 03:36:44 UTC
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Post by Alessandro Pellizzari
Post by ngw
Trovo quello che dici molto pericoloso comunque, il presidente del
consiglio *non decide* su cosa si deve legiferare, siamo una repubblica
e una democrazia, non qualche sorta di stato monocratico d'accatto.
Ah, si`?
Negli ultimi 30 anni, quante sono state le leggi preparate dal parlamento
o da organi che non fossero il governo, ad essere approvate?
E quanti invece sono i DL o DLgs convertiti in legge?
Io ti ho detto come *dovrebbe* essere, non come è.
La situazione attuale è ben peggiore, il che è per buonissima parte
dovuto al fatto che non solo non sappiamo votare (il che non coincide
con "vota quello per cui voterebbe 'ngw', ma vota pensando a te
stesso), ma non sappiamo neppure protestare quando c'è da protestare.
A riguardo, io sarei per una sovracoltivazione dei pomodori, da
lanciare ogni volta che questi imbecilli mettono il naso per strada.
Post by Alessandro Pellizzari
"[Il PdC] Convoca le riunioni del Consiglio dei ministri, ne stabilisce
l'ordine del giorno e le presiede. Egli non può dare ordini ai singoli
ministri nei settori di loro competenza, ma può impartire loro delle
direttive in attuazione delle decisioni del consiglio, può sospendere
l'adozione di atti da parte dei ministri e può chiedere loro di
concordare con lui le dichiarazioni pubbliche che essi intendono
rilasciare." (legge n. 400/1988)
Appunto. Ovvio che il presidente puo' influenzare i ministri, ma in un
paese normale si assisterebbe a scontri istituzionali anche forti (e
così succede in tutto il mondo). Qui no.
Il punto è che manca l'interesse per il bene della nazione.
Post by Alessandro Pellizzari
Come ho detto, non mi aspetto che sappia tutto, ma se va a un convegno
intitolato "Politica digitale: il Pd si schiera", mi aspetto che sappia
di cosa andra` a parlare. Altrimenti che mandi qualcuno che lo sa, non
che si trovi li` e pensi che "digitale" = "contare con le dita".
Spero che almeno come coordinatore di partito conosca le persone "sotto
di lui", altrimenti non sa fare bene nemmeno quello.
Scusa, ma l'oggetto non è internet, ma la libertà su internet.
Nel momento in cui conosci la legge in oggetto e che i blog sono "quei
cosi su cui scrive la gente" l'unico messaggio possibile è che non si
sbattono dentro i blogger se criticano apertamente la politica.
Post by Alessandro Pellizzari
Io, povero ignorante di politica, ma tecnico informatico, che vedo certe
cose, penso "e quando parla di politica internazionale, economia, etica,
diritto, impresa, minoranze etniche, cultura, religione, ecc... avra` le
stesse competenze (cioe` zero)?".
Come era il detto? Meglio stare zitti e far pensare di essere ignoranti,
che aprir bocca e togliere ogni dubbio.
Io invece mi accontento e anzi ringrazio se Bersani fa semplicemente
opposizione, anzi, mi va benissimo. Non mi sento di contestare Bersani
quando cerca "il dialogo" che personalmente trovo impossibile, e quando
fa opposizione rompergli di nuovo i coglioni perchè non è un ingegnere
informatico e parla di rete.

ngw
--
Nicholas Wieland (ngw)
Zooppa CTO
911 Western Avenue, Suite 420
Seattle, WA 98104 US
Marco(R)
2010-06-21 08:39:43 UTC
Permalink
Post by ngw
E' irrealistico pensare che tutti sappiano e si occupino di tutto, è più
realistico aspettarsi che un partito si formi in base ad un ventaglio di
competenze.
ma dai... usare la posta elettronica (e non dico e-mail)...
il mio gatto, questa mattina, mi ha comunicato per email che ha finito i
croccantini....
--
Marco(R)

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La puntualita' e' il ladro del tempo - io stesso non sono puntuale, ma
mi piace la puntualita' negli altri.
(O. Wilde)
l***@email.it
2010-06-24 08:09:40 UTC
Permalink
Per dire, quello che mi aspetto da Bersani "banda larga" = + 2 punti
PIL = facciamola, tutto qua.
avesse risposto almeno quello alla domanda che gli hanno fatto proprio
sulla banda larga!

ma in quanto economista, non credi che dovrebbe sapere *perché* banda
larga = +2% PIL? e saperlo spiegare in modo per quanto possibile
comprensibile ad un uditorio generico?
Paolo De Dionigi
2010-06-20 10:53:47 UTC
Permalink
Post by ngw
CUT
E' un partito, Bersani è un economista, non un informatico, all'interno
del partito e ancora di più della coalizione (IDV) c'è chi si occupa di
queste questioni.
Il partito con il segretario operaio/imprenditore/benzinaio/agricoltore
è un'altro, ti sei confuso.
ngw
Beh, gli estratti riportati si riferivano ad un intervento dal titolo
Politica Digitale (verrebbe da dire: un acronimo, un programma.).
Se l'impostazione è quella dei tecnici (da quando nel PD?) mettere a
parlare di un argomento qualcuno che ignora totalmente quell'argomento e
per di più è segretario del partito, non fa buona impressione (sul modo
di gestire tutto quanto, non solo sull'argomento in questione).

Ma il politichese è nato proprio per non far capire che non si sa una
mazza di ciò di cui si sta parlando e tutti i nostri politici ne sono
campioni (in questo caso mica tanto), quindi non scopriamo niente di nuovo.
l***@email.it
2010-06-24 07:53:07 UTC
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Post by ngw
E' un partito, Bersani è un economista, non un informatico, all'interno
del partito e ancora di più della coalizione (IDV) c'è chi si occupa di
queste questioni.
ok, ma neanche sapere quattro cazzatelle, manco dire (almeno) di
leggere l'email... possibile che all'interno del suo partito non ci
sia stato nessuno che gli possa aver detto "a Bersà, ma ndo vai che
manco sai infilà na chiavetta usb, mandaci tizio oppure leggiti una
dispensina prima".

ossia, posso capire che un singolo individuo all'interno di un partito
non ne sappia quanto uno specializzato, ma se un partito non si rende
conto che farà una figura del genere c'è davvero qualcosa che non va,
anche perché il partito in questione si propone ad un elettorato che
si suppone critico e consapevole, non quello che si fa imbambolare
dall'operaio imprenditore barzellettiere puttaniere.
ngw
2010-06-24 07:59:30 UTC
Permalink
Post by l***@email.it
Post by ngw
E' un partito, Bersani è un economista, non un informatico, all'interno
del partito e ancora di più della coalizione (IDV) c'è chi si occupadi
queste questioni.
ok, ma neanche sapere quattro cazzatelle, manco dire (almeno) di
leggere l'email... possibile che all'interno del suo partito non ci
sia stato nessuno che gli possa aver detto "a Bersà, ma ndo vai che
manco sai infilà na chiavetta usb, mandaci tizio oppure leggiti una
dispensina prima".
ossia, posso capire che un singolo individuo all'interno di un partito
non ne sappia quanto uno specializzato, ma se un partito non si rende
conto che farà una figura del genere c'è davvero qualcosa che non va,
anche perché il partito in questione si propone ad un elettorato che
si suppone critico e consapevole, non quello che si fa imbambolare
dall'operaio imprenditore barzellettiere puttaniere.
Non ha fatto nessuna figura, noi tecnici ce ne siamo accorti, Joe Looser no.
Che l'elettorato del PD sia critico e consapevole è evidente, perde un
4% ad elezione, più critico e consapevole di così si muore :D

ngw
--
Nicholas Wieland (ngw)
Zooppa CTO
911 Western Avenue, Suite 420
Seattle, WA 98104 US
l***@email.it
2010-06-24 08:27:54 UTC
Permalink
Post by ngw
Non ha fatto nessuna figura, noi tecnici ce ne siamo accorti, Joe Looser no.
eh no, quella dell'aifon davvero l'avrebbe potuto sputtanare anche
presso modaioli ignoranti, cioè un botto di persone. bertinotti
avrebbe fatto tutt'altra figura.

semmai c'è da sperare sul fatto che nessuno legge i giornali e nessuno
va ai convegni del pd, oltre che sulla carità di bandiera.
Post by ngw
Che l'elettorato del PD sia critico e consapevole evidente, perde un
4% ad elezione, pi critico e consapevole di cos si muore :D
letteralmente...
filippo
2010-06-20 07:41:17 UTC
Permalink
“Uso l'iPhone, ma solo da casa”. Basterebbe questa frase per raccontare
il singolare approccio di Pier Luigi Bersani al mondo della tecnologia e
della Rete.
...forse confonde iPhone con il "phon"....
...“Ce l’ha una mail personale?”. “L’e-mail me le curano un po', c'è
qualcuno che mi aiuta perché si vive in una condizione di limitazione di
tempo”. (Sembrerebbe quindi di no: Bersani non usa la mail).
Molti "personaggi" hanno chi gli cura la mail: sia mai che si possano
infettare aprendole.
Battute a parte, che i politici abbiano portaborse e ghostwriters non è
un segreto, probabilmente la corrispondenza gliela sbrigano stagisti non
pagati.
...dalla platea gli chiedono: “Il mondo non è più quello di una volta.
Non fareste bene a utilizzare uno strumento potente come Internet per
andare in mezzo alla gente?”. Questa volta la risposta del segretario è
un capolavoro. “Sì, dobbiamo usare di più Internet, ma va anche detto
che questa estate faremo un sacco di feste perché arrivano informazioni
su informazioni alla gente e alla fine da qualche parte bisogna pur
scaricare”.
Ah beh.
il Pd si schiera”, se poi non si conosce minimamente l’argomento di cui
si parla?
Come in millemila altre cose di cui si occupano i politici con efferata
incompetenza (e senza interloquire con chi invece ha conoscenza della
cosa).
Come può il Partito Democratico pensare di “schierarsi” con le
nuove reti sociali, con le occasioni che la grande Rete globale offre ai
partiti e alla politica, se il segretario non è capace di usare una mail
e confonde l’iPhone con lo stereo di casa?
Ieri ascoltavo una radio nazionale, in cui veniva fornito il dato della
penetrazione dei contratti in banda larga (includendovi ADSL, fibra,
UMTS): saldamente ultimi in compagnia della Grecia ma, udite udite,
all'80% nelle famiglie in cui è presente un adolescente.
Il che tradotto significa che interdet è usata in larghissima parte per
FB, msn, emule.

E ci vogliamo stupire se il segretario di uno dei due maggiori partiti
non ne capisce una fava?

L'intervistato (riassumendo) giungeva più o meno alle stesse mie
conclusioni, indicando come prioritaria una scolarizzazione informatica
di massa - possibilmente fornendo alle scuole computer recenti,
funzionanti e docenti formati (già, nel paese in cui i maestri delle
elementari sono abilitati all'insegnamento della lingua straniera dopo un
corso di 50 ore, di cui 30 online) -.

Ciao,
Filippo B.
--
http://www.danzainsieme.it
http://www.boschetti.info
l***@email.it
2010-06-24 08:40:44 UTC
Permalink
Post by filippo
Post by l***@email.it
...“Ce l’ha una mail personale?”. “L’e-mail me le curano un po', c'è
qualcuno che mi aiuta perché si vive in una condizione di limitazione di
tempo”. (Sembrerebbe quindi di no: Bersani non usa la mail).
Battute a parte, che i politici abbiano portaborse e ghostwriters non è
un segreto, probabilmente la corrispondenza gliela sbrigano stagisti non
pagati.
ma certo, se si tratta della casella pierluigi.bersani at
partitodemocratico it, è ovvio che ci siano degli addetti, ma cavolo,
possibile che bersani non abbia, fai conto, degli amici lontani a cui
voglia scrivere qualcosa, qualche cugino che gli voglia mandare le
foto dei figli piccoli, cose del genere?

cioè oltre a fare il segretario di un partito avrà una vita personale,
e in quella vita personale come si fa, nel 2010, a non aver fatto mai
entrare almeno di striscio a posta elettronica e cose del genere?
Post by filippo
Post by l***@email.it
un capolavoro. “Sì, dobbiamo usare di più Internet, ma va anche detto
che questa estate faremo un sacco di feste perché arrivano informazioni
su informazioni alla gente e alla fine da qualche parte bisogna pur
scaricare”.
Ah beh.
eh, capito?

voglio dire, ma vuoi almeno improvvisare qualcosa sul solito
canovaccio "internet è tanto bella però ci vogliono anche i dibattiti
faccia a faccia coi quali si esce dal virtuale e blablabla". luogo
comune pure quello, ma almeno un mezzo senso ce l'ha. cavolo, questa
è mera tecnica oratoria, mica tecnologia!
Caronte
2010-06-20 08:10:23 UTC
Permalink
Post by l***@email.it
è un capolavoro. “Sì, dobbiamo usare di più Internet, ma va anche
detto che questa estate faremo un sacco di feste perché arrivano
informazioni su informazioni alla gente e alla fine da qualche parte
bisogna pur scaricare”.
Bersani dimostra di non avere la preparazione culturale, la voglia e il
tempo per tenersi aggiornato con il mondo reale.

E il programma politico di un partito può essere anche molto molto
peggio della mera ignoranza di internet.
Maurizio Pistone
2010-06-20 18:05:45 UTC
Permalink
Post by l***@email.it
http://tinyurl.com/34yz53z
Federico Mello
Pd: Internet, questo sconosciuto
Il fatto quotidiano, 19 giugno 2010
estrapolo qualche brano.
"Uso l'iPhone, ma solo da casa"...
http://tinyurl.com/34yz53z
Un articolo che dovrebbe parlare di "politica digitale" comincia con
l'ài fòn, e questo dà già il segno della competenza dell'articolista.

Io non sono Bersani, probabilmente di internet ne so un pochino di più
di lui, ma ho un vecchio Nokia modello pensionato con l'alzheiner, e già
mandare un SMS è un'operazione che mi rompe i coglioni.

Fossi Bersani (ah, "fossi io...") all'intervistatore che ad un convegno
sull'internet mi chiede dell'ai fòn avrei semplicemente risposto come
Totò: "Lei è un cretino: s'informi!".
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
carmine
2010-06-20 18:21:19 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
cut
Fossi Bersani (ah, "fossi io...") all'intervistatore che ad un convegno
sull'internet mi chiede dell'ai fòn avrei semplicemente risposto come
Totò: "Lei è un cretino: s'informi!".
putroppo è bersani ...
cit. cu è kiù fissa? carnevale o cu ci va appriessu?! ;)
l***@email.it
2010-06-24 09:17:33 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Un articolo che dovrebbe parlare di "politica digitale" comincia con
l' i f n, e questo d gi il segno della competenza dell'articolista.
al tempo.

non era l'articolo che doveva parlare di politica digitale.

ne doveva parlare il convegno!

l'articolo era solo una cronaca di un convegno in cui non se ne è
parlato (né del resto la politica digitale è argomento da un singolo
articoletto).

il brano iniziale che dici è semplicemente un aggancio per invitare
alla lettura anche il lettore più frivolo, quello che alla parola
"politica" (lascia stare "digitale") si spaventa. l'aifon lo
conoscono ormai tutti (meno Bersani ovviamente). quindi bene ha fatto
l'articolista, dopo aver coinvolto a priori i lettori più preparati, a
dare questa specie di zuccherino iniziale per i palati più semplici.

io stesso che sono un tecnico, per quanto mediocre, "duro e puro" e
detesto l'aifon, capisco bene che se uno non sa che con l'aifon ci si
può anche connettere ad internet mi trovo di fronte a qualcuno assai
impreparato.
Post by Maurizio Pistone
Io non sono Bersani, probabilmente di internet ne so un pochino di pi
di lui, ma ho un vecchio Nokia modello pensionato con l'alzheiner, e gi
mandare un SMS un'operazione che mi rompe i coglioni.
ma già la tua risposta dimostra un livello di consapevolezza che
Bersani non ha dimostrato. tu implicitamente stai dimostrando di
sapere cosa sia e a cosa serva un generico dispositivo mobile di
connettività e telefonia, di cui l'aifon è solo uno dei tanti esempi.
una risposta come la tua, magari aggiungendo "preferisco comunque
usare un cellulare dalle funzioni base e comunque lo uso solo per
parlare a voce" sarebbe stata senz'altro apprezzata, anche se magari
non condivisa, per la sua lucidità.

se poi avessi voluto proprio fare il fighetto di fronte ad una platea
di informatizzati avresti detto "si, ok l'aifon, ma io preferisco il
mio modello vintage che fa così retrocomputing..." :-)
Post by Maurizio Pistone
Fossi Bersani (ah, "fossi io...") all'intervistatore che ad un convegno
sull'internet mi chiede dell'ai f n avrei semplicemente risposto come
Tot : "Lei un cretino: s'informi!".
di nuovo, al tempo.

alla domanda sull'aifon ci si è arrivati dopo un crescendo (o meglio
un discendendo) di assurdità bersaniane, a fronte di domande
consapevoli e normali.

citare l'aifon è stato un moto di generosità da parte di un
intervistatore impietosito e amico. ok, non sai niente, almeno
dell'aifon avrai sentito parlare...

la tua reazione sarebbe stata come quella di uno studente che, dopo
aver fatto scena muta alle domande dell'esame di maturità (visto che
siamo in periodo), si arrabbi perché un professore benevolo, non
sapendo più come fare per promuoverlo, gli domandi infine "di che
colore era il cavallo bianco di Napoleone". "a professò, e pure le
domande retoriche me se mette a fà?"

mi viene in mente anche l'altra barzelletta che sicuramente tutti
conosciamo, dello studente raccomandato da promuovere a tutti i costi:
"Ci dica, qual è la capitale della Francia?" "Boh..." "E
dell'Italia?" "Boh...", "Ok, forse queste erano un po' difficili, ora
si concentri, qual è la sigla della provincia di Bologna?" "Mah!...".
Maurizio Pistone
2010-06-20 21:31:56 UTC
Permalink
Post by l***@email.it
http://tinyurl.com/34yz53z
Un articolo che dovrebbe parlare di "politica digitale" comincia con
l'ài fòn, e questo dà già il segno della competenza dell'articolista.

Io non sono Bersani, probabilmente di internet ne so un pochino di più
di lui, ma ho un vecchio Nokia modello pensionato con l'alzheiner, e già
mandare un SMS è un'operazione che mi rompe i coglioni.

Fossi Bersani (ah, "fossi io..."), all'intervistatore che ad un convegno
sull'internet mi chiede dell'ai fòn avrei semplicemente risposto come
Totò: "Lei è un cretino: s'informi!".

======

La prima condizione per parlare seriamente di digitale è smettere ei
essere quelli con la sveglia al collo.

Hanno la sveglia al collo quelli che pensano che il digitale sia una
collezione di oggettini magici, ed ogni volta che cambi oggettino
magico, è la rivoluzione.

L'oggettino magico può essere un oggetto fisico, come l'ài fòn, oppure
un servizio, come fèis buc (ho deliberatamente indicato due oggetti che
sono dei màst per i pro della fried air: anzi, l'articolista non è tanto
pro, altrimenti avrebbe chiesto a Bersani se ha l'ài pèd, non l'ài fòn:
ciò è molto più cùl).

Parlare seriamente di digitale significa parlare della modalità della
circolazione delle informazioni, non del giocattolino di moda.

In primo luogo quindi significa parlare della questione dei diritti
d'autore - un liberalizatore come Bersani, anche se non ha l'ài fòn,
forse potrebbe dirci qualcosa in proposito.

Ma di questo ho già scritto abbastanza.

=======

Stranamente quet'epoca digitale ha una stranissima concezione della
libertà di parola.

Proprio oggi un tizio su un altro gruppo proponeva la lettura di un
librino in formato PDF. Il librino è liberamente scaricabile su un sito
chiamato scribd.

Mi sono collegato, e quello mi ha chiesto di loggarmi come utente di
fèis buc.

Inutile fare la verginella, anch'io sono un amico di fèis buc, mi sono
loggato. Ma ho manifestato la mia perplessità al tizio. Lui mi ha detto:
non sei obbligato a loggarti come amico dei fès bùc, puoi iscriverti
come utente di scribd.

Sì vabbe', ma quel testo è liberamente scaricabile oppure no?

È un esempio piccolissimo, ma mi ha fatto venire in mente la storia
delle intercettazioni. Stanno facendo una legge che impedisce di
divulgare notizie che sono *di dominio pubblico*.

Insomma, se una notizia, se un'informazione è pubblica, è pubblica, no?
Se no, non è pubblica! Allora, perché devo loggarmi? Perché rischio la
galera se la pubblico?

Ecco, di queste cose potrebbe parlarci Bersani.

Non se ha l'ài fòn o no, che sono cazzi suoi.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
Caronte
2010-06-20 22:21:17 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Parlare seriamente di digitale significa parlare della modalità della
circolazione delle informazioni, non del giocattolino di moda.
Sono perfettamente d'accordo che il punto della questione non sia
l'oggetto, ma le opportunità, le sfide ed i problemi in rete cioè
informazione trusted, informazione untrusted, contenuti autoprodotti,
condivisione di contenuti, business, comunicazione, privacy, reputazione
ecc.

Ma una persona come Bersani che dimostra - e non stupisce vista l'età e
l'appartenenza alla classe dirigente politica tradizionale - di non
avere alcuna concezione delle suddette opportunità, sfide e problemi di
una interconnessione digitale delle comunicazioni, come possiamo
aspettarci che quando sarà il momento di legiferare sulla rete, lo farà
con le capacità che questa rivoluzione delle comunicazioni merita?

Da queste persone possiamo aspettarci soltanto il peggio quando si
tratta di legiferare su internet.
l***@email.it
2010-06-24 09:33:41 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
sono dei màst per i pro della fried air: anzi, l'articolista non è tanto
ciò è molto più cùl).
se leggi bene l'articolo, vedrai che è stata proprio una delle domande
che gli sono state poste, prima di quella dell'aifon.
Post by Maurizio Pistone
Parlare seriamente di digitale significa parlare della modalità della
circolazione delle informazioni, non del giocattolino di moda.
Bersani ha avuto tutte le opportunità di farlo, prendendo spunto da
ognuna delle domande che gli sono state rivolte, e non lo ha fatto, né
per questo né per gli altri esempi che hai fatto..

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